Non solo bello e buono

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“La torrefazione piemontese Costadoro. 3 famiglie e 132 anni di storia”

• NOTIZIARIO TORREFATTORI, agosto 2022, autore Alberto Medda Costella

Abbo, Beccuti e Trombetta, rigorosamente in ordine alfabetico. Tre famiglie per un’unica torrefazione torinese: Costadoro, nata nel 1890 in via Pietro Micca, dove ancora oggi si può trovare il bar Beccuti.
132 anni di storia che hanno visto evolvere e crescere questo noto marchio torinese anche attraverso l’ingresso di altre due importanti realtà locali, la Caffè Abbo di Pinerolo e la torrefazione Fratelli Trombetta delle famiglie omonime.

“Le tre aziende si sono unite mantenendo la denominazione della torrefazione più antica che non corrispondeva al nome di nessuna famiglia”, ci spiega Carlotta Trombetta, Responsabile Qualità di Costadoro S.p.A., quinta generazione in azienda.
“Lavoriamo prevalentemente nel settore Ho.Re.Ca. al quale offriamo un prodotto rigorosamente in tostati. Ultimamente, data la pandemia, abbiamo iniziato a considerare altri mercati aprendoci sia al retail che all’e-commerce. La nostra missione è di infondere un sorriso a ogni cliente, combinando storia e gusto del caffè”.
Costadoro, pur essendo una grande realtà che conta oggi circa 130 dipendenti, tra diretti e indiretti, con l’ausilio che la tecnologia mette a disposizione continua a lavorare come una volta, con il mastro tostatore che controlla le varie fasi della tostatura e i cambi di colore, selezionando sempre le stesse origini.

“In ogni cosa che facciamo teniamo a mente i nostri valori, l’eccellenza nei prodotti, la tradizione unita all’innovazione nei processi e il rispetto per i nostri collaboratori. Siamo molto attenti al welfare aziendale e mettiamo a disposizione dei lavoratori spazi per l’attività fisica, frutta di stagione e, ovviamente, il nostro caffè. Abbiamo sempre investito più sulla formazione che sulla comunicazione, prova del fatto è che nella recente ristrutturazione dello stabilimento abbiamo dedicato uno spazio all’Academy, dove i nostri clienti possono accrescere le loro competenze”.
L’ultimo caffè proposto ai coffee lover, Respecto, fa una sintesi di questi valori. Una miscela 100% arabica, Fairtrade, in imballo completamente compostabile certificato Ok Compost. Se negli anni 2000, spiegano dalla torrefazione, era sufficiente che il caffè fosse buono e bello (nascita della linea Costadoro Coffee Lab con relativa linea di merchandising tutta bianca), nel 2020 occorreva farlo pure etico e socialmente utile: ecco dunque la particolare attenzione all’ambiente e alle persone.
Oltre ad avere nel proprio paniere le miscele Arabica, Espresso e Coffe Lab, Costadoro ha oggi aperto a Torino, Genova e Monaco (quest’ultima lo scorso 17 giugno), le caffetterie Costadoro Social Coffee, spazi multi-esperienziali e innovativi dove nulla distoglie l’attenzione dal caffè.

Al “Costadoro Social Coffee” il barista dialoga con il cliente illustrandogli le caratteristiche del caffè che gli sta proponendo, ma anche come e con che strumenti lo realizzerà.
Vengono proposte le nuove metodologie di preparazione e consumo e si possono degustare le miscele biologiche, i mono-origine e mono-origine specialty nelle varie estrazioni, dall’espresso al filtro, dal Brew al Drip Coffee.
Tra gli ultimi servizi offerti anche il conto lavorazione “Su misura”, un progetto dedicato alle altre torrefazioni, dove viene messo a disposizione il proprio know-how per lo studio e la realizzazione di miscele dedicate, anche biologiche e Fairtrade, tostature con curve di cottura personalizzata, confezionamento in imballi compostabili certificabili e ideazione di packaging e grafica esclusiva.
Costadoro è anche recentemente diventata “Fournisseur Brevetè de S.A.S. le Prince Souverain de Monaco” ossia fornitrice ufficiale della Casa Reale del Principato di Monaco.

“Per noi è motivo di grande soddisfazione, perché c’è un iter molto lungo per ottenere questo riconoscimento, frutto di anni ed anni di seria collaborazione”.
Una presenza estera che interessa il 55% delle vendite della torrefazione, con filiali a Monaco, Barcellona e Londra a rappresentarne la punta di diamante, senza dimenticare importanti clienti in Israele e USA e la distribuzione in 45 paesi che assegna a Costadoro un ruolo di primordine sul mercato internazionale facendo dell’azienda torinese un punto di riferimento nella diffusione nel mondo della cultura del caffè italiano di qualità.