Ricca di temi l’assemblea dei torrefattori

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“Dall’incognita deforestazione alla crisi della rotta di Suez. La nuova normativa dell’EUDR da problema può diventare opportunità”

• NOTIZIARIO TORREFATTORI, marzo 2024 • 

Nella splendida cornice della sala congressi di Oro Caffè di Tavagnacco, nella mattinata del 28 febbraio 2024, si è svolta la solenne assemblea dei soci del Gruppo Italiano Torrefattori Caffè e del suo collegato Consorzio Torrefattori delle Tre Venezie. Dopo la sperimentazione più che positiva del precedente incontro in torrefazione avvenuto tra gli associati in “casa Goppion”, si è deciso di proseguire su questa linea. La riunione si è tenuta nell’azienda friulana di Stefano Toppano e Chiara De Nipoti, che con la loro affabilità e ospitalità hanno permesso di respirare caffè fin dalle battute iniziali e di ragionare e discutere sulle tematiche d’attualità che tengono in fermento tutto il nostro movimento.

È stata una seduta intensa e partecipata sia nei numeri che nel dibattito, alcuni da remoto diversi in presenza. Come di consueto si è provveduto a presentare i bilanci di chiusura 2023 e preventivi 2024 delle rispettive organizzazioni, in ordine da Marino Petronio e Omar Zidarich.

A tenere banco in queste settimane non è più la questione silverskin, su cui il nostro presidente si è attivato e sta tuttora lavorando per trovare delle soluzioni, ma le controversie relative al nuovo regolamento EUDR, riguardante la deforestazione in agricoltura e gli sviluppi sui problemi inerenti la rotta navale del Canale di Suez, centrale per il movimento delle merci in Europa e quindi per l’arrivo del caffè crudo nei nostri porti. Ubi major minor cessat, direbbero gli amanti del latinorum.
Ad aprire la discussione sull’European Union Deforestation Regulation è stato il dottor Maurizio Zugna, consulente della agenzia Dimitra, che ha illustrato le criticità e il programma informatico fornito e realizzato dalla società che rappresenta.

Che cosa chiede in sostanza questo EUDR? Pretende che i prodotti importati nell’Unione Europea abbiano rispettato le leggi locali e non provengano da appezzamenti di terra che siano stati deforestati dopo il 31 dicembre 2020. A parole una norma necessaria e di buon senso, ma che si deve poi confrontare con quella che è la realtà per ciò che concerne di fatto l’importazione di caffè, cacao, legno, olio di palma, soia, bovini e gomma.

L’EUDR è entrato in vigore il 29 giugno 2023 e si avrà il tempo per mettersi in regola soltanto fino al 30 dicembre 2024, quando tutte le imprese che trattano materie importate dovranno essere “EUDR compliant”, con delle penalità crescenti fino al 4% del fatturato per chi decidesse di non mettersi in regola (con sospensione dei permessi per i casi di violazione più gravi). Come accennato sopra un adeguamento non certo semplice per le imprese europee, ma che potrebbe mettere in gravi difficoltà anche gli stessi coltivatori o famiglie di contadini dei paesi produttori che non sono in grado di generare la relativa documentazione. Dimitra ha studiato un software apposito per il caffè, in modo da semplificare la tecnologia per i piccoli produttori, fornendo più dati e migliori conoscenze, con conseguente aumento della produttività e della qualità.

Il sistema Dimitra Deforestation opera determinando il grado di deforestazione e della copertura delle nuove foreste facendo un confronto satellitare dell’heat map, verificando la determinazione di conformità alle regole locali e la registrazione della certificazione sul sistema blockchain. Ricordiamo che il 60% delle materie prime alimentari mondiali proviene da piccoli produttori che devono essere supportati e salvaguardati. “Il Gruppo Italiano Torrefattori può essere capofila di un progetto che offre alle aziende un sistema per far fronte a queste nuove esigenze legali ed allo stesso tempo spingere su questa digitalizzazione per la creazione di una vera filiera sostenibile”, ha concluso Zugna.

Come accennato a fare da padrone nelle tematiche è stata anche la questione mediorientale, che sta condizionando notevolmente i traffici mediterranei attraverso l’Egitto. Zidarich è molto dinamico in tal senso e da circa un mese si muove per conto del Gruppo nel tentativo di conoscere qual è realmente il flusso dei movimenti per la porta di Suez e che per via della rotta alternativa, che prevede la circumnavigazione dell’Africa, sta inficiando al rialzo il prezzo del caffè crudo.

“Abbiamo provato a contattare i presidenti dei porti principali di Trieste, Genova e Vado Ligure, senza aver ricevuto nessuna risposta. È evidente, che ci siano delle indicazioni per mantenere il riserbo su una situazione che è in evoluzione e che può cambiare da un momento all’altro”, ha detto il presidente.

Si è poi passati all’intervento di Francesca Marchi di Area Science Park. La dottoressa del centro di ricerca ha presentato le prossime iniziative legate al tema della sostenibilità e della digitalizzazione, in particolare quelli riguardanti la costituzione di un tavolo di lavoro che partendo dall’analisi delle esigenze dei torrefattori e della filiera, che sarà impattata dalla nuova normativa europea sulla deforestazione, analizzi le tecnologie e gli strumenti digitali in grado di semplificare il processo di tracciabilità dal produttore al torrefattore. “Area Science Park è infatti Digital Innovation Hub della regione Friuli Venezia Giulia e può supportare gratuitamente le imprese nel processo di innovazione digitale. Attraverso una prima fase di analisi, una seconda fase di scouting delle tecnologie e delle competenze e una terza fase di implementazione del progetto”.
L’ultimo punto affrontato è stato la presentazione del futuro direttore del giornale Alberto Medda Costella, già giornalista che per cinque anni ha curato la rubrica sulle torrefazioni socie e aziende convenzionate, che subentrerà a Susanna de Mottoni, che per dodici anni ha guidato la testata con impegno raggiungendo importanti obbiettivi sotto il profilo dei contenuti, facendo diventare il Notiziario la principale rivista di settore. “Nel primo periodo io e Giuliana Naso, che cura l’impaginazione, eravamo costantemente in contatto con lei. Susanna assumendo la direzione nel 2012 ha contribuito in modo eccezionale a trasformare il giornale. Con lei abbiamo fatto un notevole cambio di passo”, ha spiegato il segretario Antonio Franciosa.

A nome dei torrefattori e di tutta la redazione facciamo il più grande in bocca al lupo a Susanna per il suo futuro, comprendendo la sua scelta e augurandoci che il suo sia soltanto un arrivederci, perché il Notiziario del Gruppo Italiano Torrefattori Caffè avrà sempre bisogno delle sue competenze e di persone corrette e preparate, come è nel suo stile comprovato da una longevità che dura dal 1989 per il giornale e dal lontano 1954 per il Gruppo.