“Sensate esperienze e necessarie dimostrazioni”

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“Per terra e per mare. La San Marco ovunque nel mondo. La rivoluzione dell’azienda di Gradisca d’Isonzo”

• NOTIZIARIO TORREFATTORI, settembre 2023, autore Alberto Medda Costella

“Il perché da fratelli Romanut a La San Marco non è certo, ma la storia è ricca di fascino” racconta Roberto Nocera, Direttore Generale de La San Marco S.p.A. È il periodo successivo alla Grande Guerra e nel 1920 a Udine, in quella che fino a qualche anno prima era stata sede del Comando Supremo Militare delle forze armate italiane, Giobatta e Francesco danno vita alla Officine Fratelli Romanut. Di lì a poco la fabbrica si trasformerà in La San Marco, probabilmente in virtù della moda e del sentire comune respirato nel periodo tra le due guerre, con l’attribuzione di nomi dal forte richiamo evocativo, in analogia a quanto accadde al reggimento “Real Marina” che assunse il nome di “Reggimento San Marco” dopo essersi distinto nella difesa della città di Venezia.

“Ora – spiega Nocera, laurea in ingegneria meccanica, un PhD in ingegneria degli impianti motori termici, autore di oltre 20 pubblicazioni scientifiche – questa ricostruzione non ha la pretesa di essere un’acclarata verità storica, ma semplicemente di fornire una plausibile spiegazione in base allo studio degli accadimenti del periodo di riferimento”.
Sta di fatto che il mito del leone alato udinese, fattosi gradiscano, dopo più di un secolo di storia, continua oggi a essere alimentato nel mondo grazie alle sue vere e proprie opere d’arte, icone del caffè e di italianità. Già, Gradisca d’Isonzo, perché dal 1983 La San Marco ha trasferito la sua produzione da Udine alla ridente cittadina in provincia di Gorizia, in quanto i numeri in crescita non avrebbero più permesso di mantenere la produzione nel sito originario.

“La località scelta è un luogo immerso nel verde che riduce lo stress lavorativo e aiuta a riflettere sull’importanza di un’economia attenta alla salute dei lavoratori (oggi circa 100) e alla conservazione dell’ambiente”, riprende Nocera. L’organizzazione della produzione è ben congegnata. A partire dal 2017 la linea di produzione è stata trasformata da una catena di montaggio classica a una lean production a isole, che ha puntato a una maggiore efficienza produttiva e a un innalzamento della qualità dei prodotti.

Dal 16 febbraio 2023 La San Marco è entrata a far parte del gruppo SEB, leader mondiale nel settore dei piccoli elettrodomestici. Ma cosa fa oggi nello specifico La San Marco? “La San Marco fa macchine del caffè e macinacaffè”, chiarisce Nocera, fresco peraltro di nomina alla presidenza nazionale di Ucimac, che all’interno di Assofoodtec rappresenta l’associazione dei Costruttori di Macchine e Attrezzature per Caffè, professionali e semi professionali.

In ogni angolo del mondo vi sono sensibilità diverse agli aromi e ai gusti del caffè. “Noi de La San Marco ci impegniamo ogni giorno nella progettazione di macchine facilmente programmabili dai baristi di tutto il mondo per dar loro la possibilità di scegliere tra diversi assetti funzionali, impostando con facilità tutti i parametri operativi che influenzano la qualità dell’erogazione”.
Ma la leadership riconosciuta a livello mondiale La San Marco la detiene nel mondo dell’estrazione a LEVA, grazie al sistema brevettato LEVA CLASS (Controlled Lever Anti-Shock System), che permette a questa tipologia di macchine di essere conforme alle normative internazionali in tema di sicurezza.

La San Marco, però, non realizza solamente macchine efficienti e versatili. Un occhio è da sempre rivolto alle sue linee. “La macchina non deve essere solo performante, ma anche bella” sottolinea Nocera. Nel corso dei suoi cento anni di storia, più di 800.000 le macchine prodotte, vari modelli sono diventati dei veri e propri simboli del Made in Italy. Come non citare la Preziosa 80, caratterizzata dal leone sulla cupola, o la Lollobrigida, in onore della diva del cinema, prima italiana ad aprire un bar a Londra, il Moka Bar, al numero 29 di Frith Street. Per La San Marco hanno, inoltre, lavorato, e continuano a farlo, architetti e progettisti italiani di fama internazionale, come Gino Valle, Ettore Sottsass o lo studio Bonetto. All’interno dello stabilimento c’è anche una zona museale, dove sono raccolte alcune delle più belle macchine realizzate, inclusa la più recente V6, che ricorda nelle sue linee un motore automobilistico a V, a doppia bancata, scelta per rappresentare l’Italia all’Expo di Dubai nel 2020, ma voluta anche dal ministero per lo sviluppo economico per il G20 del 2021 a Roma. “V6 riporta l’arte del fare il caffè al centro della scena e invita a riscoprire il bar come un luogo di socialità, incontro e scambio”. L’ultimo modello è la LEVA Aumentata, la nuova macchina a leva con un display per ogni singolo gruppo, in grado di permettere al barista di visualizzare cosa sta avvenendo sopra il pannello di caffè in termini di pressione e di temperatura.

Un’altra fetta importante de La San Marco sono gli eleganti 15 modelli di macinacaffè che saranno immessi sul mercato a fine ottobre 2023. Tutti aggiornati allo stato dell’arte e che recepiscono le più recenti richieste provenienti dai baristi nazionali e internazionali. Tra queste innovazioni citiamo le macine zero retention, la regolazione stepless della distanza tra le macine, le macine a giri variabili, il sistema brevettato Burrs Centrifugal Cleaning (BCC).

“La più grande rivoluzione che ci attende è la riscoperta della conoscenza e del metodo scientifico galileiano che può essere sintetizzato dalla nota affermazione ’sensate esperienze e necessarie dimostrazioni’. Sono convinto che ricerca e formazione devono andare di pari passo. Avendo in mano la conoscenza possiamo scegliere per il meglio” chiosa Roberto Nocera. Una conoscenza, per La San Marco, tramandata da oltre un secolo di storia. Una propensione che porta il leone di Gradisca a impegnarsi nella diffusione della conoscenza approfondita dell’intera filiera del caffè, attraverso qualità e sostenibilità, permettendogli di continuare a volare per terra e per mare esportando tecnologia e bellezza, rigorosamente made in Italy.