“Una nuova opportunità per i torrefattori”
• NOTIZIARIO TORREFATTORI, dicembre 2024 •
Un secolo fa Gioachino Polojac lasciava la sua terra natale, il piccolo insediamento di Bogliuno d’Istria, per giungere a Trieste.
A soli 18 anni, con cinque fratelli e la madre al seguito, intraprendeva un cammino che lo avrebbe portato a diventare una figura fondamentale nel panorama commerciale della città. È grazie alla sua visione lungimirante e al suo spirito intraprendente che oggi possiamo celebrare la storia di Imperator Srl, una delle principali aziende di importazione di caffè crudo di Trieste, città che nel corso del Novecento avrebbe conosciuto un autentico boom nel settore del caffè.
Gioachino, uomo riservato ma determinato, si adattò rapidamente alla vita triestina. Nel giro di pochi anni, fondò una rivendita di prodotti alimentari, espandendo progressivamente la sua attività al commercio di coloniali. Ma fu nel 1950, quando insieme al fratello Libero e al cugino Antonio fondò la Sitac, che la famiglia Polojac si avvicinò al cuore pulsante della storia del caffè. Negli anni successivi, con il progressivo allargamento delle famiglie e la separazione degli affari, Gioachino decise di proseguire il suo cammino nel settore del caffè con una ditta individuale che portava il suo nome. Nel 1970 il figlio Alessandro si unì all’impresa, consolidando la presenza di Imperator nel mercato italiano e nel 1980 l’azienda prese la sua forma definitiva, con la nascita ufficiale di Imperator Srl.
Oggi a guidare l’azienda ci sono i figli di Alessandro: Lorenzo e Alberto Polojac. Se Lorenzo si occupa della parte commerciale, Alberto è responsabile del controllo qualità e degli acquisti, portando avanti con dedizione la tradizione di famiglia. L’impegno di Imperator non si limita solo alla qualità dei suoi prodotti. Da alcuni anni, infatti, l’azienda ha fondato la Bloom Coffee School, un centro di formazione riconosciuto a livello internazionale, che vanta il titolo di Premier Training Campus da parte della Specialty Coffee Association (SCA) e di Q Professional Venue dal Coffee Quality Institute.
Il centenario dell’arrivo di Gioachino a Trieste è stato un’occasione speciale per ricordare non solo il suo spirito imprenditoriale, ma anche il legame profondo che l’azienda ha con la città e la sua storia.
A testimonianza di questo, è stata organizzata una serata speciale al Trieste Coffee Festival, con un libro commemorativo e una celebrazione della sua figura. “La decisione di celebrare l’arrivo del nonno a Trieste – spiega Alberto Polojac – è scaturita dalla voglia di non dimenticare un momento fondamentale per la nostra famiglia e per l’attività. Tutto è nato dalla sua scelta di approdare a Trieste”.
Un legame che si riflette nella storia della città, che in quegli anni viveva un periodo di sviluppo commerciale grazie al porto e al mercato del caffè, che stava iniziando a diventare una bevanda di massa. “Ricordare il nonno – continua Alberto Polojac – significa anche celebrare la sua figura, quella di un uomo molto riservato, ma che, grazie alla ricostruzione della sua storia, ho potuto far rivivere con grande emozione in questi giorni”.
La tradizione continua e con essa la passione per il caffè, che ha sempre accompagnato il percorso della famiglia Polojac. Un secolo di storia che, oggi più che mai, rappresenta un punto di riferimento per il caffè di qualità e l’innovazione, in un settore che ha trovato in Trieste un terreno fertile per crescere e prosperare.