“Donne alla guida di imprese di caffè”
• L’impronta del trio direttivo, tutto femminile, della Torrefazione FELMOKA • NOTIZIARIO TORREFATTORI, luglio 2019, autore Alberto Medda Costella •
La torrefazione artigianale Felmoka, con sede a Malnate, nasce nel 1960 per volontà di Felice Volpe. Il nome dell’azienda contiene parte del nome del fondatore.
Il logo scelto invece fa riferimento al suo cognome: una volpe stilizzata che rappresenta la società in tutta Italia, ma soprattutto nel Varesotto, dove la torrefazione ha il suo quartier generale.
Felmoka è oggi conosciuta per la sua serietà e l’etica che guida questa impresa tutta al femminile. Felice Volpe, che oggi si gode la sua meritata pensione, ha lasciato, infatti, al timone le due figlie, Emanuela ed Elena, e la nipote Talia Miceli, rispettivamente amministratore unico, responsabile amministrativo e responsabile marketing.
A proposito del nonno dice: “Vorrei clonarlo, perché come lui non ho mai trovato nessuno con la stessa grinta e voglia di lavorare per questa azienda”.
Una torrefazione quindi a gestione familiare, con un’attenzione particolare ai rapporti con dipendenti, clienti e fornitori.
“Una nostra abitudine è collaborare con tante persone – riprende Talia – . Oggi quando utilizziamo la parola condividere pensiamo al post su Facebook o su Instagram. Il nostro obiettivo è far sì che la condivisione torni a rappresentare qualcosa da cui ci si può arricchire culturalmente e professionalmente, anche tra generazioni, magari davanti a un caffè, sinonimo per eccellenza dello scambio di emozioni e informazioni”.
La politica della Felmoka è di proporre un prodotto di qualità nel rispetto di tutti i lavoratori della filiera. Non è un caso che recentemente sia stato presentato il caffè delle donne: “Noi riteniamo che la solidarietà sia un valore fondamentale, ma che debba essere praticato e non soltanto proclamato” ha detto Emanuela Volpe in occasione del lancio dell’iniziativa lo scorso dicembre 2018.
Ma cos’è il caffè delle donne? Donna Felice, questo il nome scelto, è un progetto che tutela e supporta il lavoro di migliaia di donne che coltivano la materia prima nei paesi d’origine.
Grazie alla collaborazione con Spiga Trading, uno dei fornitori di caffè crudi di Felmoka, è stata individuata, a oltre mille metri d’altitudine, una coltivazione di caffè in Brasile – in un paese difficile per povertà, diffusione dell’alcolismo e abuso di droga – dove viene tutelata la condizione del lavoro al femminile.
“Spiga Trading ci ha fornito un sacchetto di caffè Santos del Brasile, una qualità che già utilizzavamo per le nostre miscele. Il progetto, certificato dalla International Women’s Coffee Alliance, prevede che per ogni chilo riscosso per la vendita di questo caffè, un euro sia devoluto a sostegno del lavoro di queste donne e delle rispettive famiglie, a garanzia del loro futuro e di un caffè etico e di qualità” spiega Talia. Il caffè delle donne non è l’unico progetto che Felmoka sta portando avanti. Tra i traguardi futuri vi è anche l’obiettivo entro il 2019 di ridurre drasticamente dall’intero ciclo produttivo la presenza della plastica. I tempi non sono facili, ma Talia, ultima della famiglia per ordine di arrivo in azienda, sostiene che la tradizione è certamente il collante che spinge ad andare avanti nonostante le difficoltà: “Ciò che ci tiene in piedi sono le radici. I motivi che nel lontano 1960 portarono alla nascita della Felmoka sono la passione, l’amore e il sacrificio per il proprio lavoro. La soddisfazione non è data solo dal profitto, ma da ciò che ci fa stare bene e noi non possiamo tradire i valori che Felice ci ha trasmesso e che continua, con i suoi consigli, a infonderci”.